Mamma, son giorni e giorni che sei andata via
ma, sembra proprio ieri.
C’è aria di festa sai mamma!
Un retrogusto dolce amaro protegge il dolore.
Tu esempio di forza e discrezione,
sarai sempre accanto a chi ricorda il tuo grande amore,
narrerò di te per non dimenticare.
Tu, una bambina gracile
che cresceva durante
la fine della 2°guerra mondiale;
la fame, la paura e l'incertezza, sono i vissuti di una
bimba di allora.
Diveniva una giovane ragazza che amava sognare il suo
principe azzurro.
In attesa di coronare il suo sogno,
si dedicava a
ricamare il suo corredo,
tra un fossato e un cespuglio da tener pulito,
perché il suo papà, voleva che si portasse a termine il
lavoro della campagna.
I miei nonni, eroi di un’unione d'amore,
La nonna con il suo amore dominava la determinazione del
nonno.
Finalmente! Il matrimonio con il suo principe,
ha sempre lodato il
suo amore, papà, bellissimo come un attore.
Lo aveva intravisto tra la folla, ad una celebrazione.
E fu amore!
Giungevano i figli, gioia infinita mescolata a dolore,
perché la vita le strappava un figlio in tenera età.
Continuava con forza e determinazione, carattere che la
contraddistingueva,
ma con un cuore in frantumi.
Il suo obiettivo era
rendere i figli all' altezza di questa vita infame!
Lascia questa vita con non poche sofferenze, la vita non
le ha risparmiato neanche questo.
Ed ora rimangono i ricordi, vive nei nostri pensieri.
Io mi organizzo a parlare con lei, ma nel mentre,
mi accorgo che non discuto su divergenze di idee come era
solito fare,
perché tutto va bene, tanto sono solo i miei pensieri.
Mamma tu dove sei?
Mi manchi da morire.
Ho preparato un pensiero che ricordava te, durante il tuo
trapasso,
avevo da sistemare il giardino della vita finita,
qualcosa che decorava la tua aiuola,
qualcosa che parlava di te.
Un cuore, il tuo grande cuore, ornato dalla tua passione, pizzi e merletti.
(Una figlia che desidera convivere con il suo dolore)
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